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BIOGRAPHY NOTES

Siciliano d’origine, Elio Ferraro si trasferisce giovanissimo a Firenze per frequentare i suoi studi in Architettura.

Ben presto però, decidendo di seguire quella che considera la sua vera passione, inizia a lavorare come assistant-designer presso Salvatore Ferragamo, dove rimane per un paio d’anni prima di accettare una straordinaria opportunità offerta dalla Takihyo, uno dei più importanti editori tessili in Giappone, dove si trasferisce e lavora per buona parte degli anni ’80, annoverando da subito fra i suoi clienti alcuni degli stilisti locali più prestigiosi, fra i quali Issey Miyake.

Rientrato in Italia dopo circa quattro anni, mentre intraprende varie collaborazioni free-lance (tra gli altri, Emilio Pucci, sotto la direzione creativa di Christian Lacroix), decide di assecondare ancora una volta la propria particolare visione estetica, aprendo a Firenze il suo primo “gallery/store“, un inedito spazio interamente focalizzato su una precisa selezione del Vintage d’autore, in una dimensione di stile al di là del tempo ed in un ambiente di innegabile glamour e lusso.

Ben presto riconosciuto come uno dei più grandi collezionisti del settore al mondo, il suo “concept” espande in altre località, precisamente Roma e Milano, divenendo ben presto meta obbligata per designers, stylists e celebrities internazionali.

Proprio grazie alla reputazione internazionale raggiunta, viene quindi invitato ad aprire esclusivi “pop-up corners” dedicati, da due dei più importanti department-stores al mondo (precisamente Selfridges e Harvey Nichols, a Londra). Grazie alla sua visione esclusiva di questo particolare settore, sia nel Fashion che nel Design, arriva il coronamento da Harper’s Bazaar UK, che gli attribuisce la definizione di “King of Vintage“.

Dopo oltre un decennio di quest’ultima attività, il suo spirito libero e la sua continua ricerca di sperimentare nuovi percorsi, lo richiamano verso l’esclusiva Haute-Couture, la nicchia del settore che predilige in quanto l’unica che esalta il valore dell’artigianalità.

Decide quindi di dedicarsi esclusivamente alla pura creazione del vero lusso, scegliendo la Sicilia ed in particolare Palermo, quale nuovo “headquarter”, ove apre una nuova esclusiva boutique all’interno di Villa Igiea, la splendida residenza appartenuta alla gloriosa famiglia Florio, nel periodo della “belle-epoque”.

 

 

 

The Maestro of Vintage

Where can you find a jaguar fur coat, mint-condition Norma Kamali swimsuits from the eighties, off-the-wall hexagonal Guy Laroche sunglasses, and a seventies suede and fur skirt from Gucci? Head to Italy’s vintage Mecca, or Meccas, Elio Ferraro in both Milan and Florence. Established in 2002, it’s named for the man at its helm, who has held design positions at Salvatore Ferragamo and Emilio Pucci. “Being a designer, Elio’s approach in buying is completely different from regular vintage dealers,” says Sabrina Querci, Managing Director of the store, “the commercial side is certainly not the priority in his selection.” The offerings generally range from the eighties to the early 20th century—like one of their crowning finds, a fringed, fully sequined “Jeanne Lanvin” dress from the ‘30s. Though some of their most memorable pieces predate even that, like an 1870’s silk and lace cape in perfect condition. “We carry everything Elio considers to be an extraordinary piece, regardless of style or era,” Querci says. And they also stock a well-edited selection of antique furniture and true one-of-a-kind clothing prototypes that were never produced. It’s this mix that attracts the celebrity and fashion crowd, from Kate Moss and Eva Herzigova to Rihanna and Victoria Beckham. “Most of our clients are extremely selective and look for a unique piece in reaction to the recent luxury-made-in-series shift. They are horrified by the idea of being identified in a specific logo or brand,” says Querci. “And there is the obvious difference in the quality of older products.” Karla Martinez, W’s Fashion Market and Accessories Director stopped into the shop during Milan Fashion Week this season. “I was looking to buy something that I wouldn’t see on anyone else,” she says. “I found a navy blue long sleeve dress with gold buttons slightly below the breast line. Nothing feels more special than vintage Saint Laurent.”

Virginia VanZanten – W MAGAZINE